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Good Bye, Andrea Fallarini

Our comrades at the Italian Network of People who Use Drugs (ItaNPUD) wish to share this tribute to their peer and friend Andrea Fallarini. Original in Italian is below the English. 


On March 12th, our comrade and friend Andrea Fallarini passed away due to end-stage liver cancer

Andrea was a great person. He was kind, generous, and brilliant, the kind of intelligence made of empathy and love that understands things through the heart and the guts, not just the head. Throughout his entire life, he worked alongside the most powerless and the most disenfranchised, managing, among other things, a homeless shelter in Turin.

His work has always been about helping people find their autonomy and take back their lives through self-determination. He was one of the first, and still one of the most outstanding, activists for the rights of people who use drugs. He was involved with a squat when even in the so-called alternative social centers being a user wasn’t easy, and people using drugs could be often sidelined, stigmatized, and looked down on. Thanks to him, many people changed their minds about people who use drugs and drug use in general.

He worked with the “Isola di Arran,” a group that did a lot about HIV and Hepatitis C when Hep C was not a priority as it is now: he launched a campaign called “Without the C,” claiming the right to treatment for all people living with HCV, especially people who use drugs. Many people who have been able to access Hep C treatment in Turin and other parts of Italy owe something to him.

Andrea was a tireless activist. Even when the disease that took him away began to take a toll on him, he never stopped fighting. He played a critical role in setting up the Italian Harm Reduction Network. He was involved with EuroNPUD, making Italy, which has consistently been underrepresented in the International scene, more visible. And then, one morning in early spring about two years ago, in a room of a squat in Turin, he was part of the core group that gave birth to ITANPUD, the first network of Italian people who use drugs. A network that is growing and that represents the future for people who use drugs in Italy.

Andrea was a great connector and a great networker, always finding ways to connect different worlds, one of the many things that made him special. Until his last breath he fought against prohibition, from challenging the farcesque national conference on drugs in Trieste to drafting the charter of the rights of people who use drugs in Genoa to defending low threshold harm reduction services.

He was a gentle giant from some fairy tale: big and sometimes intimidating, but always kind and helpful. Who knows how much else he could have done if the disease hadn’t taken him away way too soon. The disease was fast, and his death leaves all of us breathless and somehow orphaned. He was also a great father to little Olgher and a great companion to his life partner, Elena.

Goodbye Andrea. We will miss you, we will miss your intelligence, your big heart, your en endless passion, and we will honor and remember you by never giving up on our shared struggle. 


Il 12 marzo il nostro compagno e amico Andrea Fallarini se ne è andato! Oggi siamo tutti un po’ più soli!

Andrea era una grande persona, e non è la retorica del post morte a far dire questo. Andrea era una persona gentile, disponibile e intelligente, di quell’intelligenza che capisce le cose non solo con la testa ma anche attraverso il cuore e lo stomaco, un’intelligenza fatta di sensibilità ed empatia.

Andrea ha lavorato sempre a fianco delle persone più fragili, per anni ha gestito alcuni dormitori pubblici di Torino, ma il suo lavoro era sempre teso a far si che le persone trovassero la propria autonomia e potessero riprendere in mano la loro vita. Andrea produceva empowerment!

Andrea era anche un grande attivista per i diritti delle persone e di quelle che usano droghe in particolar modo. Faceva parte di un centro sociale quando essere consumatori in quelle realtà non era proprio facile, ma grazie a lui molti hanno potuto ricredersi sui tanti pregiudizi che esistono su chi usa droghe.

Ha collaborato con l’Associazione “L’Isola di Arran” in una grande battaglia sull’HCV: la campagna era “Senza la C” e come questa si sia tradotta nel rivendicare il diritto alla cura per tutte le persone con HCV. Se molte persone hanno potuto avere accesso alle cure a Torino e anche in altre parti dell’Italia gran merito spetta a lui.

Era un attivista instancabile e anche quando, ormai la malattia aveva iniziato a incrinare la sua grande vitalità, lui c’è sempre stato. Ha contribuito a creare la rete ITARDD (rete italiana della Riduzione del Danno) e ha fatto parte del primo coordinamento nazionale.

Membro di Europud è riuscito a rappresentare l’Italia tra le persone che usano droghe, l’Italia è sempre sottorappresentata nel contesto internazionale, ma anche grazie a lui siamo oggi più visibili.
E poi un mattino di inizio primavera di due anni fa, in una stanza di un centro sociale torinese ha contribuito alla nascita ITANPUD, la prima rete di consumatori italiani, rete che sta crescendo e che rappresenta il futuro delle persone che usano droghe.

Andrea era uno che riusciva a fare rete, nel vero senso della parola, sapeva mettere in contatto mondi diversi e questa è un pregio che pochi hanno, a volte questo gli ha creato problemi, ma lui non poteva fare diversamente, faceva parte del suo essere speciale.

Ha lottato per modificare le politiche sulle droghe in Italia. Dalla contestazione all’ultima ignobile farsa della conferenza nazionale sulle droghe di Trieste, alla costruzione della carta dei diritti delle persone che usano sostanze a Genova, alla difesa dei servizi di RDD e di Bassa Soglia.

Andrea era il gigante buono delle favole, grande, ma sempre gentile e disponibile. Il suo tono di voce era sempre basso, nel rispetto di chi aveva difronte. Chissà quanto altro avrebbe potuto fare se la malattia non l’avesse portato via troppo presto. E’ stata una malattia rapida senza possibilità di appello, che ha lasciato tutti senza fiato e ancora più orfani.

Andrea era però anche un padre e un compagno ideale. E anche se le sue giornate duravano a volte anche 18- 19 ore il suo pensiero fino alla fine è andato al piccolo Olgher e alla sua compagna Elena.

Ciao Andrea ci mancherai, ci mancherà la tua intelligenza, la tua sensibilità, la tua lotta